Gli stati di trance

Nel terzo e quarto capitolo degli Yoga sutra di Patangiali si propongono gli stati di trance o samadhi e non sono una fantasia o follia, ma sono uno stato per il quale l’evoluzione ha predisposto una nascosto strumento di compensazione che risiede nell’osso cranico.

Gli stati di trance hanno eviedentemente lo scopo di
cambiare la marcia al cervello e permettergli di andare ad un stato di integrazione di alto livello tra i       vari centri operastivi nervosi ed ormonali.

Queste pratiche non vanno intese come una ricerca dello sballo, come di chi assume droghe (dannose perchè inducono assuefazione e riemersione di fasi allucinatorie improvvise ed imprevedibili per esempio quando si hanno delle responsabilità per se e per gli altri come nella guida di automezzi).

Lo scopo è fare una revisione della funzionalità ed armonia di tutte le parti del cervello e del corpo (Sistema simpatico e parasimpatico ovvero chakra) (sensorie, motorie, automatiche, profonde, mnemoniche, razionali, creative e di coordinazione) come fa il meccanico quando prova per breve tempo il motore in fuorigiri per controllare che la carburazione sia ottima ad ogni regime. Quindi questa pratica deve essere di breve o di brevissima durata e deve servire a capire se  “si è centrati”.
Poi va interrotta e dopo un momento di recupero (raffreddamento)e stabilizzazione della calma della mente,  si può praticare l’azione creativa di progettazioene o di consiglio e guida del prossimo o di recupero di situazioni di pericolo fisico personale o del prossimo. La pratica è descritta negli aborigeni per trovare l’acqua nel deserto.

Come tutte le pratiche superiori non si deve utilizzare queste pratiche per lucro, potere o interessi personali pena il danneggiamento dei centri delle FORZE DELLA NATURA CHE AGISCONO IN TUTTI ED IN OGNI NOSTRA CELLULA,  MOLECOLA E ATOMO che hanno l’etica della tendenza UNIVERSALE all’aumento della complessità dell’esistente e non al degrado. Il degrado è una sfida  del CAOS dominante che incita ai cambiamenti per crescere.

Fare bene fa bene, fare male è caratteristico di chi non ha capito niente dalla sua esperienza e che è destinato a scomparire o diventare humus.

Swamy Sadanadha Saraswathi, nel 1976 diceva, dopo una lezione sulla reincarnazione: La reincarnazione può essere una vulgata per i pigri o semplicisti per sperare in una vita futura, ma per chi ha fatto un grosso lavoro di crescita culturale, acquisisce un feedback ovvero la comprensione dell’effetto di stimolo positivo delle sue parole ed opere nel prossimo.

L’immagine viene da un testo universitario adottato a Milano negli anni 70 e seguenti con autore il famoso prof . Angelo Bairati.

I due emisferi cerebrali sono immersi in un liquido che in caso di iperattività cerebrale, e di afflusso aumentato di sangue va in pressione. Il cervello sarebbe quindi soggetto a sofferenza e come per le caldaie, si son formate nell’evoluzione alcune valvole di sfogo attarverso l’osso cranico fin sotto il cuoio capelluto (struttura a T in blu).

La pressione e calore sotto la cute in stati di trance vengono compresi se si individuano queste strutture coma causa dell’immagine di Mosè e degli aposoli con le fiamme sul capo. Niente paura quindi se la coscienza sovviene.
SCONSIGLIO DI CERCARE DI RAGGIUNGERE QUESTO STATO SENZA CONOSCERE I 4 CAPITOLI DEI SUTRA DEI PATANGIALI E SENZA UNA LUNGA ED ACCURATA PREPARAZIONE DI UN MAESTRO ESPERTO . PER QUANTO SOPRA QUESTO INSEGNAMENTO NON DEVE ESSERE OGGETTO DI LUCRO.