La respirazione

PROGRAMMA 16 SETT. FINE 2013

lezioni SETTIMANA 04 dal 23 al 26/09

PRANAYAMA RESPIRAZIONE

In sintesi

Presa di coscienza del proprio modo di respirare per migliorare le prestazioni, l’efficienza e prevenire apnee ed affezioni flogistiche (dovute al freddo o virus come mal di gola, costipazione e bronchiti). Sottolineare i punti che producono dubbi o commenti o critiche

Gli esercizi di respirazione particolari servono a migliorare la comprensione della funzione.

Raccomando stampare una copia, di prendere una matita e segnare i punti sui quali chiedere chiarimenti o fare critiche durante le lezioni .

La settimana scorsa ci siamo occupati del primo cambiamento, del primo atto compiuto da un essere vivente che esce da un uovo o da un utero, il movimento, il secondo atto consiste nel prendere una respiro perché tutti i viventi sono tenuti in vita da una combustione fredda, senza fiamma ma con enzimi specifici, di zuccheri (proveniente da molti tipi di cibo che si trasformano in ATP nei mitocondri [corpuscoli unicellulari ex-parassiti divenuti simbionti milioni di anni fa] di tutte le cellule) mediante l’ossigeno trasportato dalla emoglobina.

Questa combustione a bassa temperatura grazie ad enzimi specifici e quindi senza fiamma è un fenomeno estremamente complesso che è soggetto ad una serie di fattori come postura buona o inadatta, attività fisica o o sessuale o mentale ( relax, concentrazione, meditazione o samadhi o estasi o trans), stress, depressione od agitazione (rabbia, pericolo, stati di panico,) ed anche all’età;  stimoli esterni: caldo freddo, umidità,  vento, pressione atmosferica, altitudine, accelerazione (caduta o vuoto, vertigini, nausea, mal di mare), spazi ristretti (claustrofobia, anche immersione in acqua o sabbie mobili) o al contrario troppo aperti (agorafobia, deserto,  savana, precipizi), buio, luce, colori, presenza di altre persone (troppe samadhi e scarse), con atteggiamento fidelizzante (attrattivo) o repulsivo, aggressivo, terrorizzante.

Il sistema respiratorio è costituito, nei mammiferi dai <<polmoni che sono un organo pari cioè costituito da due grossi complessi di bolle (gli alveoli) rivestiti da due membrane: le pleure, stretti e schiacciati tra altri organi (cuore, costole, spina dorsale, diaframma, fegato, milza e stomaco) collegati da un sistema di condotti ramificati ad albero, che trasferiscono alle bolle la pressione atmosferica .che le tiene espanse, altrimenti collasserebbero in una masserella spugnosa molle, molte volte più piccola.

La funzione respiratorie ha fasi opposte, inspiratoria ed espiratoria controllata prevalentemente da due nervi frenici e due nervi vaghi (dal nome significativo) e spinali. Per la funzione contrapposta di muscoli diversi non facilmente percepibili e controllabili, perché pensiamo di respirare spontaneamente, senza dimenticare il muscolo piatto che si chiama diaframma e che funziona solo nella fase inspiratoria, mentre la fase espiratoria può essere prodotta dalla pressione dell’aria sulla pancia che è rilevante: (1kg/ cm2x20x20=400Kg) al minimo.

Infatti molto spesso si segnalano persone che respirano in modo inadeguato, non controllano il diaframma o addirittura, per le condizioni suddette, qualcuno è soggetto ad apnee (occasionali, notturne o ripetute) che possono produrre effetti anche gravi per il deficit di ossigeno ai muscoli, alle articolazioni, alle coronarie e specialmente  al cervello.

Queste, secondo alcuni psichiatri della rivista.”.Mente e cervello”, possono portare al suicidio od alla depressione.

Bisogna distinguere la respirazione a riposo cosciente, sonno, lettura, colloquio tranquillo od attività leggera che può produrre una circolazione di: 0,5-0,8 litri, gestita normalmente spontaneamente dal diaframma ed invece la respirazione durante l’attività fisica impegnativa e sessuale (od anche cantare ed urlare).. per una persona normale il volume di questa ultima, è di circa 3-3,5 litri gestita dal movimento delle costole  involontaria, ma gestibile anche volontariamente e congiunta eventualmente alla contrazione del diaframma.

Un terzo volume d’aria, cosiddetto di riserva, di circa 0,5 litri è abbastanza immobile,  quasi non soggetta normalmente a circolazione e che viene attivata da uno sbadiglio, sternuto e tosse oppure da pratica specifica proposta da Henry Heimlich all’Università di Cornell (New York, nel 1941) o detta di  MdD costituita da una compressione rapida dell’addome per far espellere corpi estranei

http://it.wikipedia.org/wiki/Sbadiglio   Le esatte cause che provocano uno sbadiglio non sono state completamente chiarite. Alcuni studiosi sostengono che sbadigliare non può essere causato da una mancanza di ossigeno, come ipotizzato da altri, semplicemente perché l’atto dello sbadiglio in sé riduce sensibilmente la quantità di ossigeno immessa nei polmoni tramite il normale processo respiratorio.

Lo sbadiglio negli umani è contagioso; questo significa che, in generale, è più probabile che una persona sbadigli dopo aver percepito (con la vista, l’udito, o entrambi i sensi) lo sbadiglio emesso da un’altra persona. La frequenza di contagio varia durante il giorno, con un picco a mattina presto e in tarda serata Un recente studio condotto da Ivan Norscia ed Elisabetta Palagi (Università di Pisa) ha fornito la prima evidenza comportamentale che il contagio dello sbadiglio è associato al legame empatico tra le personeLo studio ha dimostrato che il contagio segue lo stesso gradiente dell’empatia: è massimo nei parenti stretti (genitori/figli/nipoti, fratelli, coppie stabili), decresce negli amici, poi nei conoscenti (persone legate solo da un terzo elemento esterno, cioè il lavoro o un amico in comune) e raggiunge il minimo negli sconosciut. Lo studio rivela che anche la risposta allo sbadiglio (misurata in termini di tempo di latenza) è più rapida tra parenti stretti, amanti e amici[. Vari studi di tipo clinico, psicologico e neurobiologico suggeriscono e supportano il legame tra contagio dello sbadiglio e empatia. Ad esempio, il contagio inizia a manifestarsi a 4-5 anni di età[ , quando i bambini sviluppano la capacità di identificare, in modo corretto, le emozioni altrui Inoltre, il contagio è ridotto o assente in soggetti che presentano disturbi legati all’empatia, come gli autistici ed è positivamente legato ai punteggi soggettivi di empatia basati su test di tipo psicologico. Infine, le aree del cervello legate alla sfera emotiva si sovrappongono, in parte, con quelle coinvolte nella risposta allo sbadiglio, con un possibile coinvolgimento dei neuroni specchio

Al di là dell’uomo, il contagio dello sbadiglio, con possibili implicazioni empatiche, è stato finora dimostrato negli scimpanzé e nei babbuini gelada. La presenza di contagio tra uomo e cane domestico, considerato capace di un legame empatico con gli umani, è stata ipotizzata, ma i risultati sono controversi.

Ha un certo fondamento la valutazione che noi emettiamo oltre che anidride carbonica anche gas nocivi come scarto delle nostre funzioni cellulari e che quando l’ambiente chiuso, in cui sostiamo, è frequentato da molte persone l’aria ambiente arriva ad un valore limite di malessere che scatena una reazione spontanea e molto utile di sbadiglio per produrre un ricambio d’aria nelle zone apicali, alte e basse, dei polmoni ed a volte di perdita di coscienza..

Nei vari testi di Yoga, si propongono molti tipi di respirazione (qualcuno dice 20.000 e più e ne inventa di nuove, ma quelle che servono veramente sono si e no una decina perché lo scopo è aumentare il controllo dei muscoli e sistema nervoso e mentale relativi) e molti allievi si pongono la domanda: ma allora come bisogna respirare. Se noi stiamo bene, non dobbiamo preoccuparci , perché il nostro corpo sa come fare, ma se non stiamo bene, immediatamente il corpo generalmente ce lo segnala, con qualche sofferenza fisica o di altro tipo, posturale o respiratoria. In testa all’articolo è stato detto come è la respirazione naturale e ricordarlo bene serve a domandarsi se veramente stiamo bene, ma per fare questo bisogna imparare a percepire  dentro di se le più sottili emozioni senza idee preconcette come: “io non ce la faccio” io vado bene così” “gli altri dicono che…” si deve fare così“  “devo farcela lo stesso” ecc.

OSSERVARE  sperimentare e guardare gli altri.

Alcune pratiche proposte:

1-Sdraiarsi con un cuscino sotto le ginocchia e non sotto la testa, palme delle mani in alto, un profondo respiro contraendo tutta la muscolatura e poi espirare. Dopo qualche secondo ascoltare la respirazione che si sta rallentando e verificare, con una mano sulla pancia e una sul petto che la respirazione e solo di pancia ovvero diaframmatica. Ripetere l’autoascolto in posizione seduta comoda, non rigida e con la schiena non appoggia.

Salvo eccezioni, che verranno dette, respirare con la bocca chiusa perché il naso è il nostro scambiatore di calore e di umidità e non deve essere interdetto nella sua funzione.

2 ripetere l’autoascolto con le mani per dieci volte espandendo la pancia la pancia e rilasciando lentamente, senza trattenere sdraiati e poi seduti.

3. ripetere in piedi

4. ripetere tutto espandendo solo il torace senza sollevare troppo le spalle

5. ripetere tutto appoggiati contro una parete spianando bene la schiena e piegando un po’ le ginocchia.

6.Ripetere tutto facendo delle respirazioni lente della durata di 6 secondi con un secondo di intervallo sia in inspirazione che i espirazione. Attenzione che durante i sei secondi l’inspirazione deve essere uniforme e l’aria non deve spostata solo nei primi 2 secondi. Questo può essere agevolmente compreso concentrandoci sulle narici ed ascoltando la temperatura e la piacevolezza del flusso che scorre.Questa pratica può portare a livelli notevoli di benessere.

7 in qualsiasi posizione si può sperimentare la respirazione a dente di sega od a tratti sempre più piccoli, lenta o veloce molto simile a respirazioni a “cagnolino” che può essere con progressiva espansione del torace o con avanti indietro. Questa e tutte le altre respirazioni possono essere intuitive, ma un maestro può migliorare la comprensione, la correttezza e l’efficacia della pratica.

8.respirazione quadrata ovvero in quattro fasi: Si gonfia solo la pancia, poi il torace, poi si espira l’aria toracica e poi quella diaframmatica. Migliora molto la padronanza del respiro.

9.Respirazione forzata amplissima anche con movimento delle braccia in rotazione e flessioni. Va fatta solo da persone in condizioni di ottima salute e stabilità emotiva e di equilibrio posturale. Cicli di 3 sequenze veloci e lente per 2 o tre giorni possono dare una carica emotiva e fisica non facilmente immaginabili. Meglio delle droghe.

10.Apnea. Normalmente una persona a cui manca questa pratica, resiste a trattenere il fiato non più di 10 secondi, ma può giungere dopo qualche esercizio a trattenere il fiato per un minuto. Lo scopo è migliorare  la sicurezza di se e avere maggiore attenzione ad evitare le apnee involontarie che diventano frequenti e pericolose in età avanzata o in caso di malattia e depressione.

Molti altri tipi di respirazioni dette antiflogistiche, come posizione del leone, alternate, con percussioni sul costato o lente soffiate ,sono esposte in questo sito: https://yogaapaia.it/?p=1106

Propongo caldamente di loggarsi sul sito e fare osservazioni per entrare in contatto spesso e fare domande ed osservazioni anche su altre parti del sito.

Ricorda: soffia sul fuoco interiore

Italo Magos 2013-09-23 Carvico

Quanto letto nel seminario

Questo articolo sul  FONDAMENTO dello YOGA,    che potete leggere quì e che continuerà ad ampliarsi nel tempo,     e perfezionarsi anche nella formulazione, è quanto letto nel seminario da me tenuto 5 ore fa dopo un happy hour offerto dauna allieva che ci ha cortesemente ospitato su una splendida terrazza sulle prime colline del bergamasco a Villa d’Adda con vista sulla pianura Padana

il fondamento dello Yoga dicevo, come proposto        da      ora, non vuole essere una religione, una filosofia e nemmeno una ginnastica.

Qualche postura, respirazione e rilassamento come sono state anche da me proposte in palestra fino due mesi fa,        sono stati solo un approccio al miglioramento del benessere profondo personale.

Non sono più soddisfatto di quanto fatto finora.

E’ necessario che i miglioramenti …… si estendano sempre più al benessere ….. nei rapporti tra le persone,     che è il primario…….traguardo da raggiungere.

Facciamo sentire che non cediamo a…… debolezze e…… meschinità.

Gli enti che dovevano essere mora….. lizza….tori hanno fallito.

Come è possibile cambiare tutto ciò?………….

Lo Yoga, propone molto di più di quanto cerca la nostra società, la quale impone l’arricchimento ed il potere o cerca solo di sopravvivere, MA INVECE DOVREBBE CRESCERE E FAR CRESCERE CULTURALMENTE i cittadini, ….. mentre si accontenta di appoggiarsi su una montagna di argilla di popolo debole, tenuto nell’ignoranza, nella confusione,    nella paura e      quindi nella rabbia     che prima o poi frana, o     delinque o emigra come è successo a tutte le civiltà antiche     basate sul commercio, il denaro, la finanza o le religioni e le gerarchie.

Abbiamo la presunzione di essere l’animale più evoluto——  e allora?

Da millenni, con l‘armonia interna raggiunta, gli yogi avevano trovato, attraverso la percezione interna, la conoscenza della vita, della psicologia, della neurologia, della fisiologia e anche della fisica, della numerologia, della statistica, dell’evoluzione e forse della fisica quantistica.

Conoscenze, che solo ora   con grandi mezzi tecnici e con migliaia di ricercatori,         ……si stanno lentamente raggiungendo.

L’antico di millenni, famoso, bellissimo mantra che sentite,  …..  con un linguaggio che ancora manca dei verbi, e della punteggiatura, come tutte le lingue ancestrali, sanscrite, egizie ed ebraiche, porta a deduzioni: …..  da OM: l’onda che fa nascere l’universo , come l’oscillazione di ogni particella d’aria davanti il nostro naso, da cui si genera  la materia e l’antimateria, la forza, l’energia e ciò che le fa interagire, l’informazione e poi il sole che da luce e vita e noi possiamo comprendere se riflettiamo, meditiamo e di conseguenza  illuminiamo la mente: …… Badate non dice adoriamo.

Da questo prossimo settembre 2013, cercherò di far comprendere, con quanto si farà in palestra: altre parti dello YOGA, che guidano all’armonia interna e quindi al raggiungimento di una centratura che permetta di adattarsi all’ambiente come è riuscito a fare qualcuno, IN OGNI TEMPO, IN OGNI LUOGO, IN OGNI CULTURA.

Spero sarà possibile       ripetendo più volte il percorso degli 8 metodi YOGA, che verranno ampliati a 12 nel 2014, anche con  strumenti di guida, come quello posto sul retro….

Ho un sogno  Ai have a Drim tentare di migliorare qualcosa in se stessi e in coloro che ci stanno intorno, alla ricerca dell’armonia, dell’amore, della collaborazione tra noi.

Invece di continuare i conflitti, le estremizzazioni, gli assolutismi, gli eccessi nei comportamenti nevrotici CAMBIAMO

Lo scopo è trovare il proprio centro per PASSARE OLTRE, essere di più.Arrivederci in palestra OM

20130831 ore….20,12

Il fondamento dello YOGA

Il FONDAMENTO dello YOGA, come proposto da Italo Magos, non vuole essere una religione, una filosofia e nemmeno una ginnastica, perche posture, respirazione e rilassamento come sono praticate in palestra, sono solo un approccio al miglioramento del benessere interno personale. E’ necessario che si estendano al benessere nei rapporti tra le persone, che è il primario traguardo da raggiungere.

Come è possibile?

Lo Yoga propone molto di più di quanto cerca l nostra società, la quale impone l’ arricchimento ed il potere o cerca solo di sopravvivere, MA INVECE DOVREBBE CERCARE DI CRESCERE E FAR CRESCERE CULTURALMENTE

Da millenni, con l‘armonia interna raggiunta, gli yogi avevano trovato, attraverso la percezione interna, la conoscenza della vita, della fisiologia e anche della fisica, conoscenze, che solo ora con grandi mezzi tecnici e tanti ricercatori si sta lentamente raggiungendo.

Da questo prossimo settembre 2013, cercherò di far comprendere, con quanto si farà in palestra: altre parti dello YOGA, che guidano all’armonia interna e quindi al raggiungimento di una centratura che permetta di adattarsi all’ambiente come è riuscito a fare qualcuno, IN OGNI TEMPO, IN OGNI LUOGO, IN OGNI CULTURA.

Ripetendo più volte il percorso degli 8 metodi YOGA, anche con strumenti di guida come questo bigliettosotto,                                                                                                                              ————>

si può tentare di migliorare qualcosa in se stessi e in coloro che ci stanno intorno, alla ricerca dell’armonia, dell’amore, alla collaborazione alla invece che ai conflitti, alle estremizzazioni, agli assolutismi, agli eccessi nei comportamenti .

Trovare il proprio centro per PASSARE OLTRE ed essere di più.

Ma per

comprenderne

l’utilizzo

è opportuno

spprofondire su

questo altro foglio che va ingrandito cliccando sopra-

Porre dei quesiti nello spazio sotto anche per instaurare dei contatti. SPERO DI LEGGERVI

crescita 2014

VISIONE DEL MONDO DEL 20130809

VISIONE DEL MONDO DEL 20130809

 


IN TUTTI I TEMPI,

IN TUTTI I LUOGHI,

IN TUTTE LE CULTURE:

QUALCUNO HA CAPITO

COME FARE PER STARE BENE,

NONOSTANTE TANTE DIFFICOLTA’.

Ma ci vogliono dei metodi accurati,

che derivano dalla conoscenza dell’esistente,

dalla comprensione delle proprie caratteristiche positive e negative

e dalla percezione dell’effetto delle nostre azioni su di se e sul prossimo.

Il percorso è lento o improvviso, con stop e regressioni, con passi erronei o scatti in avanti.

Raggiunto un certo accumulo di capacità percettive, molti si propongono di farne profitto.

La ricerca di profitto può essere precoce, quando l’ego infantile non è ancora completamente superato ed allora si cercano vantaggi economici e di potere personale.

Ma se la modestia, l’accettazione dei propri limiti, la comprensione che c’è molto altro da scoprire per crescere, la empatia col prossimo che sta più o meno bene, allora qualcuno decide di mettere la propria conoscenza al servizio del prossimo e propone al prossimo la propria conoscenza, per vedere intorno a se della gioia nel prossimo e diffondere creatività.

Perché diffondere benessere e creatività fa bene a se stessi ed agli altri

Ed a parte la fatica e l’impegno per  trovare metodi didattici efficaci, la resistenza di chi ha opinioni radicate contrapposte e fa fatica a recepire il nuovo ed il diverso, il compenso non è in questo caso economico o di prestigio, ma stimola ad andare avanti per migliorare il metodo se si assume percezione del benessere che si diffonde.

L’andare avanti, per mia esperienza personale, alla piccola età di 79 anni, non comprende solo il continuare a fare quello che si fa, ma concretamente crea energia e qualche forma di carica anche immunitaria per stare in forze fisicamente ed intraprendere nuove avventure e sfide culturali, come questa di riformulare ed implementare forme di interpretazione dell’esistente come se la conoscenza fosse infinita e sempre perfezionabile.

 

Che nesso ha quanto sopra con le pratiche Yoga che pratico e divulgo?

Ero un bambino malaticcio, un ragazzo sofferente, un adulto che si era impegnato nel lavoro di ricercatore  nel campo della fisica avanzata e progettista di prototipi di successo e nella famiglia con grossi problemi.

Mentre sudava durante le coliche ed il mal di testa esagerato, ma nel momento peggiore della mia vita, un noto architetto allievo di Mayer, l’ing Nicola, mi propose di avviarmi alla filosofia presso il centro Sapienza di Porta nuova a Milano di cui faceva parte. Dopo due anni di corsi di filosofia, ci eravamo trovati in un gruppo di 20 persone, per trarre al termine delle conclusioni, purtroppo delusi dai troppi filosofi che spiegano il mondo in modi con vinti ma contrastanti e competitivi.

Ci proponemmo di cercare in altre filosofie, non so dove sono andati gli altri, ma io ho provato con lo Yoga che allora si passava come fosse una filosofia.

In parte subito, ma soprattutto, dopo anni, reinterpretando in modo moderno e scientifico il testo principale, estremamente sintetico, degli  Yoga Sutra di Patanjali, mi sono reso conto che il modo di operare da ricercatore era proprio quello descritto nel testo.

Ancora di più sintetico, Gaiatri: un mantra antico di parecchia migliaia di anni fa canta

Om Bhur Bhuva Svaha Tat Savithur Varenyam Bhargo Devasya Dheemahi Dhiyo Yonah Prachodayat

ONDA, MATERIA, ENERGIA  CAUSE: FORMA  SOLE, PRODUCE LUCE  VITALE. COMPRENDI  CRESCI

Un moderno trattato di astrofisica in 12 parole, dal bir bang alla mente.

Anche il MALA è una metafora dell’evoluzione esponenziale della materia:

composto da 108 semi=2x2x3x3x3=

=4×27=22x33=11x22x33=1X.

Ci si dovrebbe domandare come hanno fatto, senza l’attuale apparato economico, strumentale, umano e culturale a capire quelle cose?

Perché sono dentro in tutti noi e qualcuno riesce a capirle spontaneamente riducendo i blocchi mentali prodotto da culture che deprimono la percezione e formano culture atte a porsi come intermediari profittuali tra gli individui e Dio che è dentro di noi (vangelo Giovanni 10.34 e Salmo 82), il motore primo, la conoscenza di ogni nostra cellula, molecola, atomo, quark, stringa o brama o vibrazione di ogni particella d’aria davanti il nostro naso.

 

Quando percepiremo tutto questo davanti al naso ed in tutto il corpo apriremo in stati di trance i nostri emissari cerebrali per evitare danni al cervello.

Programma del seminario al ParjtoFest

VENERDI 19 luglio 2013

18 fino alle 18,30 PRESENTAZIONE (SPAZIO WORKSHOP)

Presentazione del maestro sri Italo Magos e concetti base yoga classico e moderno, esecuzione di 12 posizioni della sequenza: ” saluto al sole” (Surya Namaskara)

 

18,30  fino alle 20 Corso di yoga (SPAZIO WORKSHOP)

“saluto al sole” avanzato con 24 posizioni, lettura del modo di camminare dei partecipanti, respirazione, posizioni di equilibrio, rilassamento. Domande e risposte

 

SABATO  20

ALBA 05,30 SALUTO AL SOLE (RITROVO MAINSTAGE)

(chi c’è, c’è e chi non c’è, non cè) anche per una sola persona. tempo permettendo

Concentrazione  sui cambiamenti del cielo e della natura (luci, rugiada, nubi, uccelli, suoni, emozioni) in attesa del sorgere del sole (teorico alle ore 5,57). con canti,  percussionismo, urrah di tutti poi la sequenza delle posture del saluto al sole e 10 minuti di meditazione guidata

 

10,30 fino alle 12 RISVEGLIO YOGA (MAINSTAGE) (tempo permettendo altrimenti in palestra)

12 posture “del saluto al sole”, 10 minuti di meditazione guidata sul sole con i palmi delle mani sugli occhi chiusi (non adorazione ) e spiegazioni della tecnica per migliorare la vista.

Seguono posture, respirazioni antiflogistiche (per prevenire mal di gola, raffreddore e bronchiti)), posture di equilibrio, rilassamento. Al termine domande e risposte

 

15 fino alle 15,45 PRESENTAZIONE (SPAZIO WORKSHOP)

Presentazione del maestro sri Italo Magos e concetti base yoga classico e moderno 12 posizioni, “saluto al sole” (Surya Namaskara)

 

16 fino alle 17,30 breve presentazione del maestro  sri Italo Magos, (concetti base se richiesto)

24 posizioni, “saluto al sole” avanzato (Surya Namaskara)  posture base , respirazioni antiflogistiche (per prevenire mal di gola, raffreddore e bronchiti  posture di equilibrio, rilassamento.

 Al termine domande e risposte.

 

DOMENICA 21

ALBA 05,30 SALUTO AL SOLE (RITROVO MAINSTAGE O SU UN’ALTURA)

(chi c’è, c’è e chi non c’è, non cè) anche per una sola persona. tempo permettendo

Concentrazione  sui cambiamenti del cielo e della natura (luci, rugiada, nubi, uccelli, suoni, emozioni) in attesa del sorgere del sole (teorico alle ore 5,57). con canti,  percussionismo, urrah di tutti poi la sequenza delle posture del saluto al sole e 10 minuti di meditazione guidata

 

 

10,30 fino alle 12 RISVEGLIO YOGA (MAINSTAGE) (tempo permettendo altrimenti in palestra)

12 posture “del saluto al sole”, 10 minuti di meditazione guidata sul sole con i palmi delle mani sugli occhi chiusi (non adorazione ) e spiegazioni della tecnica per migliorare la vista.

Seguono posture, respirazioni antiflogistiche (per prevenire mal di gola, raffreddore e bronchiti)), posture di equilibrio, rilassamento. Al termine domande e risposte

 

 

14 fino alle 14,45 PRESENTAZIONE (SPAZIO WORKSHOP)

Presentazione del maestro sri Italo Magos e concetti base yoga classico e moderno 12 posizioni, “saluto al sole” (Surya Namaskara)

 

15 fino alle 16,30 breve presentazione del maestro  sri Italo Magos, (concetti base se richiesto)

24 posizioni, “saluto al sole” avanzato (Surya Namaskara)  posture base , respirazioni antiflogistiche (per prevenire mal di gola, raffreddore e bronchiti  posture di equilibrio, rilassamento.

 Al termine domande e risposte.

 

Ex ricercatore scientifico nel campo dei fulmini, meteorologia e alta tensione per 23 anni, realizzatore di prototipi ed apparecchiature scientifiche per prestigiosi enti internazionali, si avvicina allo yoga quando con esso risolve i propri problemi di cefalee gravi, approfondendo la ricerca in questo campo e in discipline affini, con viaggi in molti paesi lontani.

Inizia nel 1976 ad insegnare yoga gratuitamente nelle carceri minorili ed agli anziani, proponendo efficaci tecniche orientali e moderne per  stare bene.

Il maestro (citato sopra) sarà a disposizione per brevi incontri di circa 10 minuti prenotati, per singole persone, assolutamente gratuiti (da non confondere con attività medica o psicoterapeutica di diagnosi o terapia)

In ogni tempo,

In ogni luogo,

in ogni cultura,

qualcuno ha capito come fare

per stare bene.

Allora si può,

ma ci vogliono dei metodi.

 

Il maestro sarà a disposizione per brevi incontri di circa 10 minuti prenotati, per singole persone, assolutamente gratuiti (da non confondere con attività medica o psicoterapeutica di diagnosi o terapia)